Là dove le Langhe incontrano il Monferrato, in un territorio consacrato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, si trova uno degli areali viticoli più vocati del Piemonte.
In questa terra di vigne, boschi e noccioleti, punteggiata di borghi, casali, cantine storiche e castelli, lo sguardo rincorre a perdita d’occhio colline qui dolci, là più aspre. Un paesaggio disegnato dalla natura e dalla mano dell’uomo, profondamente diverso a seconda delle stagioni, che riflette il carattere proprio di chi lo abita: fiero, riservato, caparbio, e umilmente orgoglioso di appartenere a queste terre e custodirne le tradizioni.
Qui l’uomo dialoga da millenni con la natura per trarne i frutti migliori: dalla combinazione tra ciò che il territorio offre generoso e la sapienza umana, nascono vini che sono diventati il fiore all’occhiello della tradizione enologica piemontese nel mondo.
Le peculiari condizioni climatiche, geologiche ed ambientali di questo spicchio di Piemonte sono l’humus che ha consentito ai due grandi vitigni autoctoni tradizionali, il Moscato bianco di Canelli e la Barbera d’Asti, di prosperare e gettare i presupposti per una costante evoluzione nel segno della qualità e della riconoscibilità.

Possiamo definirci un po’ pionieri e un po’ ambasciatori nella difesa e valorizzazione di queste punte di diamante dell’enologia piemontese, consapevoli che è proprio il territorio la nostra grande fortuna. I 25 ettari di vigneti della nostra azienda godono, infatti, dell’unicità dei terreni su cui sono dislocati.
Il “triangolo d’oro” sul lato destro del fiume Tanaro, a metà strada tra Asti e Alba, è famoso per i suoi vigneti coltivati a Barbera, vitigno che trova oggi nella denominazione “Nizza D.o.c.g.” il delinearsi di un territorio ristretto e particolarmente vocato per la sua eccellenza, di cui Agliano Terme è l’epicentro. Qui i terreni di origine calcarea hanno una componente argillosa e salina spiccata che conferisce ai vini ricchezza e sapidità al palato e profumi complessi di frutta. Le temperature miti favoriscono, inoltre, morbidezza e acidità contenuta. Il nostro vigneto del Nizza Docg Dani, ottimamente esposto a sud, ci regala le uve migliori, destinate – solo nelle buone annate – ad essere vinificate con cura per poter valorizzare al meglio le particolari caratteristiche di questo vitigno.
Sulla collina di Ceirole, nel comune di Canelli, prospera invece il Moscato, che beneficia dei terreni sabbiosi e calcarei, ad elevata componente alcalina. Da qui, anche grazie alla maggiore escursione termica, nasce un vino spiccatamente aromatico, dalla buona acidità, apprezzato in tutto il mondo.